Siamo sempre noi, i ragazzi della classe
terza e non ci crederete il giorno dopo aver visto "l'Italiana in
Algeri" siamo andati di nuovo a vedere una rappresentazione teatrale:
Antigone, una tragedia greca scritta da Sofocle.iamo andati al MAR il
museo archeologico regionale, e, in una piccola stanzetta dalle pareti
bianche, siamo stai accolti da una signora di nome Barbara che ci ha
detto che ci avrebbe raccontato una storia molto antica. Con lei abbiamo
stretto un patto: una volta a casa avremmo dovuto riraccontare a nostra
volta la storia a qualcunaltro in modo da non permettere che venga
dimenticata. Poi si è vestita con un cappotto nero ed è entrata in un
quadrato delimitato da un nastro adesivo. A quel punto ha iniziato a
raccontare la storia con l'aiuto di sassi dalle diverse forme che
rappresentavano i personaggi: Antogone una ragazzina molto dederminata. i
suoi fratelli Polinice , Eteocle e la sorella Ismene, il loro zio
Creonte re di Tebe, suo figlio Emone, una guardia e il saggio Tiresia.
La storia è proprio una tragedia: alla fine muoiono quasi tutti. Al
termine della rappresentazione siamo entrati anche noi nel quadrato e
ognuno ha provato a rappresentare un pezzo che lo aveva colpito. Questo
spettacolo non è piaciuto a tutti, per alcuni è stato bello ascoltare
Barbara che narrava la storia e immaginare i luoghi e i personaggi, per
altri è stato un po' noioso. Alcuni hanno trovato la storia molto
interessante, altri molto noiosa. Comunque è stata per un tutti una
nuova e particolare esperienza. A casa abbiamo raccontato la storia di
Antigone come Barbara ci aveva chiesto di fare.
I ragazzi della Terza A
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