mercoledì 12 febbraio 2014

Un viaggio fra gli Egizi



Il museo egizio

Venerdì 24 gennaio 2014 siamo partiti alle 8:15 del mattino per andare al museo egizio di Torino. Siamo arrivati in Piazza Castello verso le 10:15, abbiamo fatto una breve passeggiata per raggiungere il museo e abbiamo fatto una merenda prima della visita. Mentre il primo gruppo di bambini è andato in bagno, Michele, Riccardo, Michael, Andrea e la nostra maestra Chantal hanno giocato alle guerre dei mondi immaginari. Poi sono arrivati tutti e siamo andati a fare il laboratorio “Un giorno da scriba”, dove abbiamo imparato a scrivere e leggere la scrittura egizia. Abbiamo anche scritto il nome di Tutankhamon su di un papiro. Ognuno di noi ha ricevuto una scheda in cui si dovevano ricopiare dei geroglifici con la matita ma senza poter usare la gomma, proprio come degli scriba. Il laboratorio per alcuni di noi è stata bello e interessante, per altri un po’ noioso perché si aspettavano delle attività più giocose e coinvolgenti. Poi siamo andati a pranzare in un self-service dove ognuno di noi ha potuto scegliere quello che voleva . Finito di mangiare ci siamo recati al museo e abbiamo iniziato la visita guidata, grazie alla quale abbiamo potuto vedere delle statuine che venivano messe dentro i sarcofagi perché si credeva che nell’aldilà esse avrebbero preso vita. Abbiamo scoperto che le statue e i disegni degli uomini erano colorati di marrone perché lavoravano sotto il sole, mentre le donne erano colorate di rosa perché stavano in casa. Abbiamo visto anche dei sarcofagi, dei gatti mummificati, delle mummie, degli scarabei e delle sfingi. C’era una mummia che aveva ancora i capelli e le unghie, ma i gioielli erano stati rubati. Abbiamo anche visto la tomba e la mummia di Kha, un famoso architetto egizio. La tomba di Kha conteneva tre sarcofagi, mentre quella di sua moglie ne conteneva solo due. Poi abbiamo visto anche la parrucca e il beauty case della moglie di Kha, il gabinetto, i vestiti che si usavano, i letti e il cibo che si metteva nei sarcofagi. Abbiamo visto il “libro dei morti”, una guida per il viaggio nell’aldilà in cui si spiegava ai defunti come comportarsi. Sul libro era rappresentata la scena del giudizio in cui le divinità pesavano il cuore del defunto che non doveva superare il peso di una piuma di struzzo. Finita la visita siamo tornati al pullman e siamo ripartiti per Aosta. Avremmo voluto avere più tempo a disposizione per visitare il museo con più calma e vedere più cose.

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